IL CODEX PURPUREUS È UNO DEI MID PIÙ FORTI DELLA CALABRIA STRAORDINARIA. MAZZA: BENE COMUNE TERRITORIO E REGIONE
CALOVETO (CS), venerdì 10 ottobre 2025 – Il Codex Purpureus è un bene comune, patrimonio dell’intera Calabria e simbolo di un’identità che appartiene a tutti i territori. La sua valorizzazione deve essere una missione condivisa, una sfida culturale e istituzionale da affrontare insieme.
INCORAGGIANTI GLI SFORZI DELL’ARCIDIOCESI PER PROMOZIONE PATRIMONIO
È quanto dichiara il sindaco di Caloveto, Umberto Mazza, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati in occasione del decennale dell’iscrizione del Codex Rossanensis nella lista Memory of the World dell’UNESCO, celebrata ieri (giovedì 9 ottobre) nel chiostro del Museo Diocesano e del Codex Purpureus di Corigliano-Rossano.
MAZZA: UN BENE CHE APPARTIENE ALL’INTERA CALABRIA
Il Codex Purpureus – sottolinea il Primo Cittadino – non è soltanto un monumento della fede, ma un segno tangibile della nostra storia e della nostra identità. È un bene che merita di essere raccontato, promosso e reso sempre più accessibile, ancor più di quanto non sia già stato fatto. Anche perché – precisa – può diventare un’opportunità di crescita per i territori, capace di generare cultura, turismo, senso di comunità e, quindi, economia. Siamo felici che l’intero territorio diocesano di Rossano-Cariati sia oggi al centro di un importante processo di riscoperta del proprio patrimonio spirituale e culturale, grazie anche alla sinergia tra i comuni, le parrocchie, le scuole e le associazioni del territorio che ci auguriamo possa essere rafforzata e rilanciata attraverso la sicura sensibilità del Presidente Roberto Occhiuto, dell’uscente presidente della Terza commissione del Consiglio Regionale Attività formative, culturali e sociali Pasqualina Straface e dell’assessore Gianluca Gallo.
PER LA REGIONE IL PURPUREUS È UNO DEI PRINCIPALI MID DELLA CALABRIA STRAORDINARIA
Stiamo parlando, del resto – continua il Sindaco – del più antico manoscritto greco sulla vita di Cristo, l’unico musealizzato e che presenta al suo interno la maiuscola tondeggiante unica nel suo genere, al cui interno sono presenti inoltre le più antiche rappresentazioni di un’aula di tribunale, dei 4 evangelisti e dell’ultima cena, oltre che il più antico notturno dell’arte della storia cristiana ed il più antico ciclo di miniature sulla vita di Cristo rimasto in un manoscritto greco.
Per queste precise ragioni – continua –il Codex Purpureus Rossanensis, inserito come unico caso replicabile all’interno del Manuale strategico per lo sviluppo dei turismi della Regione Calabria (alla pagine 98-105), censito dalla Cabina di Regia regionale nella Mappatura del programma regionale Calabria Straordinaria, è considerato uno dei più importanti dal punto di vista universale, tra tutti i rari MID plurimi (ovvero quelli che contengono più Mid allo stesso tempo) individuati con l’obiettivo di riscrivere la nuova narrazione dei nostri territori e per internazionalizzare e destagionalizzare, come destinazione turistico-esperienziale, quella Calabria inedita ed inesplorata che come sottolinea spesso il Presidente Occhiuto, l’Italia ed il mondo ancora non si aspettano.
CALOVETO DISPONIBILE A COLLABORARE
In questa prospettiva, l’Amministrazione comunale di Caloveto esprime la propria piena disponibilità a collaborare con l’Arcidiocesi e con il Vescovo S.E. Mons. Maurizio Aloise, con il Comune di Corigliano-Rossano ed il Sindaco Flavio Stasi, congiuntamente alla direzione del Museo del Codex Rossanensis, offrendo supporto e partecipazione a progetti condivisi di valorizzazione e fruizione del bene UNESCO. Siamo pronti – dice per inciso il Primo cittadino – a partecipare a un confronto aperto e costruttivo per definire una strategia di promozione integrata del Codex Rossanensis e del suo valore simbolico, anche attraverso iniziative di rete con gli altri comuni del territorio. La bellezza e la cultura devono diventare strumenti di crescita collettiva»
LA CULTURA COME STRADA COMUNE PER GENERARE SVILUPPO
Ogni volta che un patrimonio viene valorizzato – conclude Mazza – si rafforza il senso di appartenenza e di speranza delle nostre comunità. Il Codex Rossanensis è la testimonianza di una civiltà che ha attraversato i secoli e che continua a parlare al presente. Caloveto sarà sempre pronta a fare la sua parte per custodirlo e per renderlo ancora più fruibile al mondo. – (Fonte: Comune di Caloveto/CS – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying).
CALOVETO (CS), venerdì 10 ottobre 2025 – Il Codex Purpureus è un bene comune, patrimonio dell’intera Calabria e simbolo di un’identità che appartiene a tutti i territori. La sua valorizzazione deve essere una missione condivisa, una sfida culturale e istituzionale da affrontare insieme.
INCORAGGIANTI GLI SFORZI DELL’ARCIDIOCESI PER PROMOZIONE PATRIMONIO
È quanto dichiara il sindaco di Caloveto, Umberto Mazza, esprimendo apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati in occasione del decennale dell’iscrizione del Codex Rossanensis nella lista Memory of the World dell’UNESCO, celebrata ieri (giovedì 9 ottobre) nel chiostro del Museo Diocesano e del Codex Purpureus di Corigliano-Rossano.
MAZZA: UN BENE CHE APPARTIENE ALL’INTERA CALABRIA
Il Codex Purpureus – sottolinea il Primo Cittadino – non è soltanto un monumento della fede, ma un segno tangibile della nostra storia e della nostra identità. È un bene che merita di essere raccontato, promosso e reso sempre più accessibile, ancor più di quanto non sia già stato fatto. Anche perché – precisa – può diventare un’opportunità di crescita per i territori, capace di generare cultura, turismo, senso di comunità e, quindi, economia. Siamo felici che l’intero territorio diocesano di Rossano-Cariati sia oggi al centro di un importante processo di riscoperta del proprio patrimonio spirituale e culturale, grazie anche alla sinergia tra i comuni, le parrocchie, le scuole e le associazioni del territorio che ci auguriamo possa essere rafforzata e rilanciata attraverso la sicura sensibilità del Presidente Roberto Occhiuto, dell’uscente presidente della Terza commissione del Consiglio Regionale Attività formative, culturali e sociali Pasqualina Straface e dell’assessore Gianluca Gallo.
PER LA REGIONE IL PURPUREUS È UNO DEI PRINCIPALI MID DELLA CALABRIA STRAORDINARIA
Stiamo parlando, del resto – continua il Sindaco – del più antico manoscritto greco sulla vita di Cristo, l’unico musealizzato e che presenta al suo interno la maiuscola tondeggiante unica nel suo genere, al cui interno sono presenti inoltre le più antiche rappresentazioni di un’aula di tribunale, dei 4 evangelisti e dell’ultima cena, oltre che il più antico notturno dell’arte della storia cristiana ed il più antico ciclo di miniature sulla vita di Cristo rimasto in un manoscritto greco.
Per queste precise ragioni – continua –il Codex Purpureus Rossanensis, inserito come unico caso replicabile all’interno del Manuale strategico per lo sviluppo dei turismi della Regione Calabria (alla pagine 98-105), censito dalla Cabina di Regia regionale nella Mappatura del programma regionale Calabria Straordinaria, è considerato uno dei più importanti dal punto di vista universale, tra tutti i rari MID plurimi (ovvero quelli che contengono più Mid allo stesso tempo) individuati con l’obiettivo di riscrivere la nuova narrazione dei nostri territori e per internazionalizzare e destagionalizzare, come destinazione turistico-esperienziale, quella Calabria inedita ed inesplorata che come sottolinea spesso il Presidente Occhiuto, l’Italia ed il mondo ancora non si aspettano.
CALOVETO DISPONIBILE A COLLABORARE
In questa prospettiva, l’Amministrazione comunale di Caloveto esprime la propria piena disponibilità a collaborare con l’Arcidiocesi e con il Vescovo S.E. Mons. Maurizio Aloise, con il Comune di Corigliano-Rossano ed il Sindaco Flavio Stasi, congiuntamente alla direzione del Museo del Codex Rossanensis, offrendo supporto e partecipazione a progetti condivisi di valorizzazione e fruizione del bene UNESCO. Siamo pronti – dice per inciso il Primo cittadino – a partecipare a un confronto aperto e costruttivo per definire una strategia di promozione integrata del Codex Rossanensis e del suo valore simbolico, anche attraverso iniziative di rete con gli altri comuni del territorio. La bellezza e la cultura devono diventare strumenti di crescita collettiva»
LA CULTURA COME STRADA COMUNE PER GENERARE SVILUPPO
Ogni volta che un patrimonio viene valorizzato – conclude Mazza – si rafforza il senso di appartenenza e di speranza delle nostre comunità. Il Codex Rossanensis è la testimonianza di una civiltà che ha attraversato i secoli e che continua a parlare al presente. Caloveto sarà sempre pronta a fare la sua parte per custodirlo e per renderlo ancora più fruibile al mondo. – (Fonte: Comune di Caloveto/CS – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying).